La cittadina di Saint-Louis nel nord del Senegal, al confine con la Mauritania rischia di scomparire, coperta dalle acque dell’Oceano Atlantico. Per questo motivo la Banca Mondiale è pronta a sostenere l’impegno del Senegal per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici e della conseguente erosione delle coste del paese africano.
Il fenomeno è ormai concreto e preoccupante, collegato all’innalzamento dei livelli dei mari, alla potenza delle onde e al fatto che molti fiumi del paese non hanno praticamente più una fonte e il loro letto è invaso dall’acqua del mare che è salata ed è devastante per l’agricoltura che praticamente viene cancellata desertificando il territorio.
La visita del presidente francese Macron in Senegal ha di fatto messo in luce un problema che altrimenti viene ignorato dalle informazioni dei grandi media e dall’opinione pubblica mondiale. Macron, accompagnato dal presidente senegalese Macky Sall, ha visitato la regione e ha promesso l’impegno della Francia per aiutare le popolazioni colpite che – ha detto – vivono nella paura.
La Banca Mondiale nei giorni scorsi si è detta pronta a versare 30 milioni di dollari da utilizzare per le popolazioni costrette ad abbandonare le aree a rischio e a perdere la loro occupazione di pescatori, operatori turistici o commercianti. Popolazioni che andrebbero ad ingrossare le fila di quelli che vengono definiti migranti economici o climatici.
(Raffaele Masto – Buongionro Africa)