Il percussionista senegalese Doudou Ndiaye Rose è deceduto a Dakar, all’età di 85. Questo vero e proprio direttore d’orchestra era capace di dirigere oltre cento batteristi in una sola volta, con basi ritmiche diverse. Aveva avuti innumerevoli collaborazioni con artisti di tutto il mondo.
La notizia si è diffusa nel primo pomeriggio di mercoledì 19 agosto. Doudou Ndiaye Coumba Rose è morto poco dopo mezzogiorno in un ospedale di Dakar a seguito di un malore. Aveva 85 anni, ma uno dei suoi amici ha riferito che era stato molto colpito dalla morte del suo amico artista Vieux Sing Faye solo 24 ore prima.
I famigliari, i parenti, i vicini di casa, così come personalità del calibro di Youssou N’Dour, sono andate a presentare le loro condoglianze a casa della sua prima moglie, come vuole la tradizione. C’era molta gente, molta compostezza, qualche grida e dei lamenti. Un’emozione all’altezza della sua fama artistica, ma anche alla sua personalità di tutto rispetto. Aveva la reputazione di essere una persona umile e generosa.
Sarà soprattutto oggi, giovedì 20 agosto ceh ci renderemo conto della reputazione di Doudou Ndiaye Rose in Senegal. Le sue spoglie riposano in una moschea nel quartiere HLM. Dovrebbe essere sepolto verso le 11.00, ora di Dakar, nel cimitero musulmano di Yoff musulmano dove ci si aspetta una grande folla.
Il Senegal ha perso uno dei suoi più grandi ambasciatori culturali nel mondo, il suo percussionista che è stato definito dall’UNESCO come “tesoro umano vivente”. “Monumento”, “leggenda”, “percussionista eccezionale”, “mago dei tamburi”, le parole non bastano a qualificare Doudou Ndiaye Rose. All’annuncio della sua morte, molte televisioni locali hanno cambiato i propri programmi per dedicargli tributi, diffondendo foto dei recenti festeggiamenti per il suo 85 ° compleanno. “Abbiamo perso nostro padre, un nostro amico, un grande uomo, Doudou Ndiaye Rose”, ha detto a AFP uno dei suoi nipoti, il cantante Doudou Ndiaye Mbengue.
(20/08/2015 – Fonte: Rfi)
