Senegal: Sonko, “la pressione ha fatto abdicare Sall”

di claudia

L’oppositore senegalese Ousmane Sonko ha scelto il canale francese France 24, con un’ampia portata internazionale, per la sua prima intervista dopo la pronuncia della sua condanna a due anni di carcere il 1° giugno e da quando è chiuso in casa a Dakar.

Reagendo all’annuncio che il suo rivale, il presidente Macky Sall, non si candiderà per un terzo mandato, Sonko ha affermato che il capo dello Stato “ha abdicato sotto la pressione del suo popolo” e davanti alla pressione internazionale.

Sonko ha poi affermato di essere sicuro di essere eleggibile (nonostante i problemi con la giustizia) e si dice convinto di poter essere eletto presidente del Senegal nel 2024, ” sin dal primo turno”.

“Molte persone si sono congratulate con il presidente uscente per aver semplicemente rispettato la Costituzione di questo Paese. È triste per l’Africa”, ha detto Ousmane Sonko. Ha deplorato che qualcuno abbia parlato addirittura di “eccezione senegalese” quando Mauritania, Capo Verde, Ghana, Niger, Nigeria di recente, e tanti altri Paesi africani tendono a dare l’esempio con “avvicendamenti democratici dove i presidenti uscenti non si candidano alla rielezione e al rispetto le loro Costituzioni”, ha aggiunto il leader politico senegalese, molto popolare tra i giovani.

Per Ousmane Sonko, “non c’è niente di eccezionale”. “Il ritardo osservato nel fare questo annuncio ha causato enormi danni al Senegal. Se il Presidente della Repubblica avesse chiarito fin dall’inizio, come disse quando volle ricandidarsi per un secondo mandato, che era il suo ultimo e che non aveva il diritto di ricandidarsi per un altro mandato, non saremmo adesso nella situazione in cui ci troviamo”, ha detto il leader del partito Pastef-I patrioti.

Quanto alla sua attuale condizione, Sonko ha precisato di non essere arresti domiciliari”, ma “arbitrariamente detenuto”, a casa sua.

Pur affermando di non avere contatti ufficiali o ufficiosi con il presidente macky Sall, afferma di essere “pronto a perdonare”, e anche a “dimenticare”. Augura a Macky Sall di “finire questo mandato in grande stile” e di “partire in serenità”. Paragona il regime di Sall a una “dittatura” in cui il regime fa ricorso a milizie private e si permette di aprire il fuoco sui manifestanti.

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