L’oppositore senegalese Ousmane Sonko, principale oppositore di Macky Sall, incarcerato dal 31 luglio per sette capi di imputazione tra cui “appello all’insurrezione”, è stato rimosso dalle liste elettorali e non potrà più rivendicare una candidatura presidenziale il 25 febbraio 2024. Lo riferisce Jeune Afrique, che cita come fonte Mor Talla Tine, prefetto di Dakar, e una fonte governativa.
Intanto, Sonko è arrivato al suo 17° giorno di sciopero della fame e al 5° di rifiuto di qualsiasi assistenza medica. Secondo il suo avvocato Ciré Clédor Ly. “Le sue condizioni stanno peggiorando sempre di più ed è tanto più preoccupante che era stato programmato di dimetterlo dall’ospedale lunedì 14 agosto”, dimissioni che sono poi state annullate.
Il ministro dell’Interno, Antoine Diome, ha annunciato lo scioglimento di Pastef-Les patriotes, il suo partito politico, il 31 luglio scorso. Il 1° giugno, Sonko è stato anche condannato a 2 anni di carcere per corruzione della gioventù nell’ambito del processo intentato dall’ex massaggiatrice Adji Sarr che lo accusa di stupri e minacce di morte.