Senegal – Tensioni crescenti con il Gambia

di Enrico Casale
frontiera gambiana

L’Arcivescovo di Dakar, Mons. Benjamin Ndiaye, ha invitato i fedeli a pregare per la riappacificazione tra Senegal e Gambia, nel corso della celebrazione della 50esima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali e della Giornata dell’Africa, domenica 8 maggio.
Le tensioni tra Banjul e Dakar sono scoppiate quando gli autotrasportatori senegalesi si sono rifiutati di portare merci in Gambia dopo che il governo di questo Paese ha aumentato da 4.000 Franchi CFA a 400.000 la tariffa per i camion che attraversano il suo territorio.
Il Gambia è un piccolo Paese che divide in due il Senegal per due terzi; gli autotrasportatori senegalesi trovavano conveniente attraversarlo per portare merci da una parte all’altra del Senegal. Pur di non passare per la Transgambiana, i camion senegalesi prendono ora una via più lunga passante per Tambacounda, Vélingara e Kolda per raggiungere la Casamance.
Con il blocco dei trasporti, anche le merci destinate al Gambia, comprese le derrate alimentari, sono ora bloccate.
Il governo di Banjul ha accusata quello di Dakar di aver istituito un blocco commerciale nei suoi confronti ed ha presentato una denuncia alla Comunità Economica e di Sviluppo dell’Africa Occidentale (CedeaoEDEAO). Quest’ultima, dopo aver inviato una propria commissione d’inchiesta nei due Paesi, ha però respinto le accuse del Gambia, definendole prive di fondamento. Il Presidente senegalese Macky Sall ha respinto la proposta di mediazione avanzata dal Presidente della Guinea, Alpha Condé, affermando che la crisi è stata provocata dal regime del Presidente gambiano, Yahya Jammeh.
(12/05/2016 Fonte: Fides)

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