L’Afrikajom Center, un think tank senegalese, ha lanciato un appello solenne al potere politico e all’opposizione per un “dialogo politico sincero per superare i tormenti che minacciano la pace, la sicurezza, la stabilità e la democrazia in Senegal”.
Secondo il gruppo di riflessione fondato da Alioune Tine, il Senegal sta attraversando un momento cruciale della sua storia politica, economica e sociale, con la scoperta del petrolio e del gas, una manna che potrebbe costituire la promessa di una vita migliore e una benedizione per le popolazioni. “Ma, paradossalmente, stiamo assistendo a un inasprimento della posta in gioco del potere, che, se si sta attenti, rischia di costituire una maledizione e un grave fattore di instabilità e vulnerabilità politica, istituzionale e di sicurezza”, si legge nel comunicato reperibile tra l’altro su Seneplus.
“Oggi, la trasformazione e manipolazione politica di una vicenda di costumi in una questione di potere senza precedenti nella storia del Senegal rischia di creare scontri, tensioni e violenze politiche, il cui sviluppo e sviluppo sono difficilmente misurabili”, scrive Afrikajom, riferendosi al processo tra il leader dell’opposizione Ousmane Sonko e una massaggiatrice che lo accusa di stupro e minacce.
“Da parte del potere politico, sono state prese tutte le misure per rafforzare le risorse materiali e umane delle forze di difesa e di sicurezza; da parte dell’opposizione e del leader Ousmane Sonko, stiamo assistendo a una mobilitazione senza precedenti di militanti, in maggioranza giovani, verso la battaglia: rifiuto di arrendersi alla giustizia e appello alla resistenza. Questa situazione esprime più che altro, le gravi e serie disfunzioni della democrazia senegalese, malata di politica politichese”, si legge ancora.
Il centro studi mette in guardia il governo e l’opposizione dalle tragiche conseguenze che un tale confronto potrebbe avere in termini di diritti umani fondamentali, sulla democrazia e sulla stabilità e sicurezza che per lungo tempo hanno costituito i tratti distintivi del Senegal; lancia un solenne appello al Presidente Macky Sall affinché si creino rapidamente le condizioni per un dialogo con l’opposizione per una soluzione pacifica a questa grave crisi che il Senegal sta attraversando. Lancia inoltre un solenne appello a Ousmane Sonko, presidente del Pastef, affinché sospenda e vieti ogni appello all’insurrezione e favorisca un dialogo politico franco e sincero per evitare il collasso delle istituzioni pubbliche e il caos.
Ricorda che anche in stato di guerra i nemici parlano tra loro, non c’è motivo per l’opposizione e il potere di non sedersi periodicamente per parlare di ciò che condividono insieme: il Senegal e i senegalesi di cui tutti proclamano di voler cercare la loro felicità.
Chiede l’intervento dei califfi generali, dei responsabili della società civile, dei media e dell’intellighenzia per evitare l’esplosione della violenza politica suscettibile di lasciare tracce profonde sulla convivenza e sulle istituzioni pubbliche.
L’Afrikajom center invita la commissione politica, per la pace e la sicurezza dell’Ecowas (comunità economica dell’Africa occidentale) e dell’Ua 8Unione africana) ad andare immediatamente a Dakar per anticipare eventuali crisi che potrebbero aggiungersi alle complesse crisi che oggi minacciano la sopravvivenza di alcuni Paesi dell’Ecowas. Chiede inoltre all’Unowas (Ufficio delle Nazioni Unite per l’Africa occidentale e il Sahel), all’Ue, agli USA e a qualsiasi altro Stato di attivare le leve della diplomazia preventiva per aiutare il dialogo politico in Senegal.