E’ servita a distendere ulteriormente i rapporti tra Algeri e Parigi la visita del ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian nella capitale algerina. Invitato dal suo omologo algerino Ramtane Lamamra, Le Drian ha fatto sapere che l’incontro di ieri è stato organizzato “per discutere di questioni delicate” con il presidente Abdelmadjid Tebboune, che lo ha ricevuto a lungo in udienza.
Le discussioni con il Capo di Stato algerino si sono concentrate sulle relazioni bilaterali e sulla preparazione della prossima riunione del Comitato intergovernativo di alto livello (Cihn) che non si riunisce dal 2017.
Questo Comitato sarebbe dovuto tenersi un anno fa ma fu rinviato all’ultimo minuto a causa delle tensioni politiche tra i due Paesi: le dichiarazioni dell’ex ministro del Lavoro algerino, El Hachemi Djaaboub, che aveva descritto la Francia come un nemico “eterno” e “tradizionale” dell’Algeria, avevano provocato una dura reazione delle autorità francesi, con il presidente francese Emmanuel Macron intervenuto personalmente sulla questione definendo “inammissibili” le parole di Djaaboub. Dallo scorso dicembre, anche a seguito della visita di Jean-Yves Le Drian ad Algeri, le tensioni sembrano sulla via di una risoluzione.
Nell’incontro di ieri le due parti hanno discusso anche dello stato delle relazioni bilaterali tra i due Paesi: “Stiamo proseguendo il lavoro che abbiamo già iniziato per rilanciare le nostre relazioni bilaterali che sono importanti per entrambi” ha dichiarato Le Drian in una nota, in cui ha sottolineato la “profondità storica” delle relazioni franco-algerine.
La lotta al terrorismo, il Sahel e la situazione regionale, il rilancio del processo politico in Libia, la guerra in Ucraina e le sue ripercussioni sulla sicurezza e sull’approvvigionamento energetico dell’Europa sono state le questioni al centro dello scambio.