In Somalia siamo alla vigilia di una nuova catastrofe umanitaria. Le enormi perdite di bestiame a causa della siccità – in alcune zone il 60% delle mandrie – hanno gravemente danneggiato i mezzi di sostentamento dei pastori. Le perdite di bestiame minacciano di privare la popolazione – già alle prese con una grave siccità e conseguente carestia – di una fonte alimentare. La situazione è particolarmente critica nelle aree pastorali centrali e settentrionali. L’allarme è stato lanciato dalla FAO.
Con previsioni che indicano precipitazioni sotto la media durante i mesi di aprile-giugno, è necessario un sostegno urgente per costruire la capacità di risposta delle comunità pastorali e prevenire un deterioramento dei mezzi di sostentamento e della sicurezza alimentare, afferma la FAO nel suo rapporto GIEWS (Sistema Mondiale di
Informazione e allerta Precoce).
“La Somalia è un’economia tradizionalmente agro-pastorale. Le massicce perdite di bestiame hanno già colpito gravemente l’economia e la popolazione del paese. Secondo la FAO è fondamentale sostenere le famiglie di pastori per resistere agli shock legati al clima fornendo aiuti veterinari tempestivi e foraggio per il bestiame rimasto. In alcune aree sono morti anche il 60% degli animali. Attualmente, sono 1,3 milioni le persone che rischiano di patire la fame.
(Raffaele Masto – Buongiorno Africa)