Almeno sei persone sono morte in seguito alle piogge torrenziali che si sono abbattute su diverse parti di Freetown, capitale della Sierra Leone, causando inondazioni improvvise e smottamenti. Lo riporta il Sierra Leone telegraph. Tra le vittime vi è anche una famiglia di tre persone, uccisi dopo che una colata di fango ha distrutto due case in un insediamento informale a Looking Town, situato su un ripido pendio sopra il quartiere di Kissy.
Questa è la seconda ondata di forti piogge a Freetown nelle ultime due settimane. La sindaca di Freetown, Yvonne Aki-Sawyerr, ha visitato le aree colpite dalle forti piogge e ha esortato gli abitanti a trasferirsi in luoghi sicuri: “Come per molti altri insediamenti informali, non c’è una strada e vi si accede tramite una passeggiata di 15 minuti lungo uno stretto sentiero. Mentre parlavo con i sopravvissuti e i loro vicini, potevo vedere chiaramente un enorme masso posizionato precariamente sopra la comunità, come un promemoria sul rischio di disastri con cui questa comunità vive quotidianamente” ha dichiarato la sindaca ringraziando le diverse agenzie che sono venute in aiuto della comunità locale.
I rapporti sui social media affermano che la frana ha spazzato via le case a Looking Town, mentre a Tengbeh Town, Kanikay e Kaningo, molte case sono state sommerse dall’acqua e le strade sono diventate fiumi. Il presidente della Sierra Leone, Julius Maado Bio, ha espresso ieri sera le sue condoglianze alle famiglie di coloro che hanno perso la vita a causa dell’inondazione che ha allagato Freetown domenica scorsa, spiegando che la “scarsa pianificazione urbana e la cattiva gestione delle risorse della città” hanno dato “un enorme contributo” al problema degli allagamenti. Lo riportano i media locali.
Il presidente sierraleonese ha anche citato il cambiamento climatico come un altro importante fattore di rischio: “Il forte acquazzone registrato questo agosto mostra l’impatto e le conseguenze del riscaldamento globale e del cambiamento climatico”.
La Sierra Leone ha una storia drammatica di inondazioni e smottamenti: nel 2017 più di 1.000 persone sono morte investite da una devastante colata di fango