Il presidente della Sierra Leone Julius Maada Bio ha esortato tutti i cittadini del Paese a mantenere la pace e a continuare a rispettare tutte le leggi sull’ordine pubblico: “Ogni persona ha il dovere di mantenere la pace durante e dopo l’annuncio dei risultati elettorali”, ha detto ieri in un discorso alla nazione. “I cittadini non devono incitare alla violenza o associarsi ad azioni violente. Evitate tutte le azioni provocatorie e di ritorsione per il bene di tutti”, ha aggiunto.
Il presidente Bio, che cerca di essere rieletto, è in vantaggio con oltre un milione di voti nei risultati provinciali resi noti dalla commissione elettorale. I risultati finali dovrebbero annunciati entro 48 ore da lunedì pomeriggio. Ieri, molte scuole, uffici e negozi sono rimasti chiusi a Freetown per paura di violenze post-elettorali.
Il presidente ha esortato la polizia e le forze di sicurezza a esercitare la moderazione nel far rispettare la legge. “I diritti costituzionali di ogni cittadino sono ugualmente importanti e devono essere rispettati in ogni momento e in ogni circostanza”, ha sottolineato.
Per vincere al primo turno un candidato alle presidenziali deve ottenere il 55% dei voti validi espressi – altrimenti ci sarà un ballottaggio tra i primi due candidati due settimane dopo l’annuncio dei risultati finali. È quanto accaduto nel 2018 con il ballottaggio tra Bio e l’avversario Samura Kamara.
Il candidato dell’opposizione, Samura Kamara, ha definito i risultati provvisori delle presidenziali in Sierra Leone “una rapina alla luce del sole”, sostenendo che ai suoi agenti elettorali non è stato permesso di verificare il conteggio delle schede.
Mentre prosegue lo spoglio delle elezioni generali in Sierra Leone, la sindaca di Freetown, ricandidata alla posizione, ha fatto eco alle accuse dell’opposizione di scarsa trasparenza del processo di conteggio. Finora è stato scrutinato circa il 60% dei voti.
La commissione elettorale “dice di aver annunciato il 60%, ma prima di annunciare il restante 40% è necessario che tutti abbiano accesso alle informazioni”, ha dichiarato Yvonne Aki-Sawyerr del partito di opposizione All people’s congress (Apc) al programma Newsday della Bbc.