Ahmad Ahmad, presidente uscente dell’AFC (African Football Confederation), è stato condannato dalla Commissione Etica Indipendente della Fifa all’interdizione per cinque anni da tutte le attività legate al calcio. Il potente uomo politico malgascio è accusato in particolare di appropriazione indebita.
In un comunicato ufficiale viene specificato che la camera giudicante lo «ha ritenuto colpevole di aver violato gli articoli 15 (dovere di lealtà), 20 (accettazione e distribuzione di doni o altri vantaggi) e 25 (abuso di potere) del “Edizione 2020 del Codice Etico Fifa, nonché articolo 28 (Appropriazione indebita) della sua edizione 2018». L’indagine si è concentrata su varie questioni relative alla governance della Confederazione, tra cui l’organizzazione e il finanziamento di un pellegrinaggio alla Mecca, i rapporti con la società di attrezzature sportive Tactical Steel e altre attività. Ahmad Ahmad dovrà anche pagare una multa di 200.000 franchi svizzeri (185.000 euro).
Eletto presidente dell’AFC nel 2017, Ahmad Ahmad era candidato per un secondo mandato. A concorrere pe rla presitigiosa poltrona erano finora quattro candidati: l’ivoriano Jacques Anouma, il sudafricano Patrice Motsepe, il mauritano Ahmed Yahya e il senegalese Augustin Senghor.