Al momento nessuna soluzione all’impasse elettorale è arrivata dai colloqui tra il governo federale della Somalia e gli Stati federali in corso al Centro Asiyooni all’interno dell’aeroporto di Mogadiscio.
Secondo quanto riporta la stampa locale, sabato, il presidente Mohamed Abdullahi Farmajo, il cui mandato è scaduto l’8 febbraio, ha presieduto un incontro con cinque leader regionali e il governatore di Banadir (la regione di Mogadiscio), Omar Filish. Questa è stata la prima volta, da due mesi a questa parte, che Farmajo ha incontrato Said Abdullahi Deni del Puntland e Ahmed Islam Mohamed Madobe del Jubaland (i due leader che accusano Farmajo di complottare per prolungare la sua permanenza al potere).
I leader somali però non sono riusciti a trovare un accordo sull’ordine del giorno della riunione. I due leader regionali hanno proposto di discutere su sicurezza elettorale e poteri dei rami esecutivo e legislativo. Il presidente Farmaajo ha invece insistito sull’attuazione dell’accordo del 17 settembre. La discussione è proseguita ma, al momento, non è stato raggiunto un accordo. La Somalia avrebbe dovuto tenere le elezioni parlamentari e presidenziali a partire da dicembre 2020, ma il governo non è riuscito a organizzarle.