La situazione umanitaria in Somalia è estremamente grave. Almeno 7 milioni di persone saranno colpite dalla siccità prima della fine dell’anno a meno che non ci sia un massiccio sforzo da parte delle istituzioni locali e delle organizzazioni internazionali. “Se non aumentiamo e intensifichiamo la nostra risposta, sfortunatamente molte, molte persone, inclusi almeno 370.000 bambini, moriranno prima della fine del mese di giugno. Questo dice quanto sia grave la situazione”, ha dichiarato il coordinatore umanitario delle Nazioni Unite per la Somalia, Adam Abdelmoula, in visita a Baidoa, una delle aree più colpite.
Secondo un recente rapporto dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha), almeno 6,1 milioni di somali sono stati colpiti dall’emergenza siccità a maggio e 771.400 persone sono state sfollate in cerca di acqua, cibo e pascoli. La maggior parte di esse sono donne e bambini. “Le prospettive sono peggiorate a causa delle prospettive di una quinta stagione delle piogge con scarse o nulle precipitazioni”, ha detto il coordinatore.
Questa situazione ha aggravato la situazione del sistema sanitario nazionale. Ad esempio, nel 2021, l’Oim ha dovuto chiudere 26 cliniche sanitarie in tutta la Somalia a causa della mancanza di fondi, colpendo quasi mezzo milione di sfollati e persone vulnerabili che sono state lasciate senza servizi sanitari critici.
Questa incertezza su cosa porterà il futuro ha aumentato la depressione e l’ansia tra gli individui. La mancanza di meccanismi adeguati e a lungo termine in atto per fornire supporto psicosociale può aumentare le possibilità di sviluppare disturbi mentali come la depressione grave e il disturbo post-traumatico. Le donne e le ragazze sono particolarmente colpite. Anche le patologie “fisiche” sono aumentate. “Da marzo, i casi di diarrea acquosa acuta sono aumentati, con un totale cumulativo di 2.279 casi, inclusi 11 decessi, segnalati da gennaio di quest’anno”, ha continuato.
Ieri il neoeletto presidente Hassan Sheikh Mohamud, accompagnato dal suo inviato speciale per la risposta alla siccità e da altri funzionari di alto livello, ha visitato anch’egli Baidoa. Il suo inviato, Abdirahman Abdishakur Warsame, ha affermato il governo avvierà una campagna nazionale per aumentare la consapevolezza sull’acuta crisi umanitaria in tutto il Paese e ha esortato i partner e i somali a sostenere gli sforzi per prevenire la carestia.
Nel frattempo, Warsame ha incontrato l’ambasciatore di Ankara a Mogadiscio, Mehmet Yilmaz, il coordinatore Tika (agenzia umanitaria turca) e il capo della delegazione della Mezzaluna Rossa turca in Somalia per discutere di come Ankara e Mogadiscio possano rafforzare la cooperazione per mitigare gli effetti della siccità.