Somalia: Atmis, nuova missione Ua sarà operativa da aprile

di Enrico Casale
Soldati ugandesi dell'Amisom

La Missione dell’Unione africana in Somalia (Amisom) ha annunciato che il suo mandato terminerà il 31 marzo. Dopo essere stata attiva in Somalia per un totale di 14 anni, la forza passerà il testimone alla Missione di transizione dell’Unione africana in Somalia (Atmis).

Il commissario dell’Ua per la Pace e la sicurezza, Bankole Adeoye, ha presentato la nuova forza di transizione, sottolineandone la natura temporanea: “Atmis avrà il carattere di una missione con un obiettivo finale: trasferire l’intero responsabilità di sicurezza al governo federale della Somalia”.

I critici suggeriscono che l’Unione Africana ha semplicemente rinominato la sua attuale missione che continuerà in forme simili a quelle del passato. Le responsabilità dell’Atmis, secondo quanto riportano i media africani, si sovrappongono, quasi interamente, a quelle dell’Amisom. Secondo il commissario Adeoye, tuttavia, la nuova missione mira “a mettere gli interessi somali al centro delle operazioni”.

Lunedì 7 marzo, ricorre il 15° anniversario dell’Amisom. A livello internazionale, la missione è considerata come un successo nella stabilizzazione del Paese in un momento in cui era nella morsa di una guerra civile nel 2006. Al-Shabaab, il gruppo terroristico islamico collegato ad al-Qaeda, è stato cacciato dalle città chiave della Somalia. Con l’aiuto dell’Amisom, le forze governative sono state in grado di riconquistare l’aeroporto, il porto e gli edifici governativi di Mogadiscio alla fine del 2011.

Insieme a un’estensione de facto di una missione di mantenimento della pace dell’Unione africana nel Paese, arriva una riforma nel funzionamento militare e politico dell’Amisom. Ogni 6 mesi, Atmis richiederà un’ulteriore approvazione da parte delle Nazioni Unite, dell’Unione europea e del governo somalo per continuare le operazioni.

Il commissario Adeoye ha promesso di porre tutte le forze dell’Atmis sotto il controllo di un comandante della forza ugandese. L’Uganda è il Paese che mantiene in Somalia il contingente più grande, seguita da Kenya, Etiopia, Burundi e Gibuti. A questi Paesi potrebbero presto aggiungersi Egitto, Tunisia e Ruanda (nazioni che hanno sempre partecipato alle missioni dell’Ua).

Attualmente la Somalia sta vivendo una delicata fase di transizione. Il Paese terminerà il processo elettorale della Camera bassa il ​​15 marzo. Successivamente il parlamento eleggerà il presidente della Repubblica. Nei mesi scorsi, le elezioni sono state viziate dalle continue operazioni di al-Shabaab, comprese quelle contro i candidati parlamentari. Il commissario Adeoye ha indicato che una nuova forza sarà attrezzata per far fronte a questa recente ondata di attività di al-Shabaab: “Atmis avrà una forza mobile e agile in grado di affrontare, eliminare e decimare rapidamente i terroristi”.

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