Somalia, cala il numero di raid aerei statunitensi

di claudia
aereo usa

L’esercito degli Stati Uniti ha notevolmente ridotto gli attacchi aerei in Somalia. Il calo dei raid è legato, secondo gli analisti militari, al ridispiegamento delle truppe Usa a Gibuti e in Kenya. Secondo l’Africa Command degli Stati Uniti, nel 2021, gli Usa hanno effettuato solo 10 attacchi aerei in Somalia rispetto ai 72 del 2020. I jet a stelle e strisce hanno preso di mira principalmente i militanti di al-Shabaab, oltre a supportare le forze alleate presenti sul territorio con la sorveglianza aerea.

Negli anni, decine di comandanti di al-Shabaab sono stati uccisi in vari attacchi aerei. Tra essi, Ahmed Godane, l’ex leader del movimento jihadista, ucciso da un attacco di droni nel 2015. Dopo il ritiro ordinato da Trump, il presidente Joe Biden ha sollecitato il Pentagono a studiare un piano per un possibile rientro dei militari Usa in Somalia. Il generale Stephen Townsend, insieme ad alti ufficiali dell’esercito degli Stati Uniti, hanno recentemente visitato la Somalia e hanno avuto incontri con le autorità locali.

Per mitigare i frequenti attacchi di al-Shabaab, gli Stati Uniti hanno schierato forze speciali a Wajir in Kenya, dove stanno lavorando a stretto contatto con le forze di difesa del Kenya. La presenza degli Stati Uniti in Kenya è aumentata in seguito all’attacco senza precedenti a Manda Bay nel 2020. A Camp Lemmonier, a Gibuti, Washington mantiene 4.000 militari e civili delle forze armate statunitensi, congiunte e alleate e appaltatori del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Reparti pronti a intervenire in tutto il Corno d’Africa.

La Somalia sta lottando per contenere l’estremismo violento e l’Africa Command statunitense è stato, negli ultimi anni, un partner prezioso. Gli Stati Uniti hanno spesso insistito sul fatto che la stabilità della regione dell’Africa orientale dipende dall’eliminazione dei militanti di al-Shabaab.

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