Somalia, cinque anni per sconfiggere al-Shabaab

di claudia
somalia

La missione di supporto e stabilizzazione dell’Unione Africana in Somalia (Aussom) si prevede avrà un impatto significativo rispetto alle missioni precedenti perché avrà un mandato più preciso e definito, con un focus sulla protezione dei civili e il rafforzamento delle forze di sicurezza somale.

Subentrata alla Missione di Transizione dell’Unione Africana in Somalia (Atmis), Aussom avrà cinque anni per completare il suo compito, che includerà il rafforzamento delle capacità operative dell’esercito nazionale somalo e la preparazione delle forze locali a gestire autonomamente la sicurezza del paese entro la fine del 2028. A differenza delle missioni precedenti, che avevano un personale significativamente più grande, Aussom avrà 11.911 persone, di cui 85 civili e 680 poliziotti, una forza ridotta rispetto ai 22.000 membri di Amisom e ai 19.626 di Atmis.

Il successo della missione dipenderà dalla transizione ordinata dall’Atmis all’Aussom e dall’efficace implementazione del Piano di sviluppo del settore della sicurezza della Somalia. Questo piano mira a sconfiggere al-Shabaab e a rafforzare le capacità di sicurezza del Paese in un contesto di crescente vulnerabilità a crisi climatiche e politiche.

Un’altra novità è la probabile assenza dell’Etiopia dalla missione, a causa delle tensioni con la Somalia legate all’accordo marittimo con il Somaliland. Questo conflitto ha spinto il governo somalo a dichiarare che l’Etiopia non prenderà parte alla nuova missione, un segno delle sfide politiche interne che potrebbero complicare la cooperazione regionale.

Mentre alcuni critici, come l’ex presidente somalo Sharif Sheikh Ahmed, dubitano della capacità dell’esercito somalo di affrontare al-Shabaab da solo. Il ministro della Difesa somalo Abdulkadir Mohamed Nur ha invece difeso i progressi compiuti. Ha sottolineato i successi recenti, tra cui la liberazione di territori e il rafforzamento delle forze somale, nonostante la continua resilienza del gruppo terroristico al-Shabaab, come dimostrato dagli attentati recenti a Mogadiscio.

Nel contesto di questa transizione, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha anche avviato una riduzione delle operazioni Onu in Somalia, con l’intento di semplificare e rafforzare gli sforzi internazionali per garantire stabilità, diritti umani e riforma del settore della sicurezza nel Paese. 

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