Il Comitato internazionale della Croce Rossa (Icrc) ha dichiarato che gli scontri tra le forze di sicurezza e le milizie claniche a LasAnod, nel nord della Somalia, a partire dal 6 febbraio hanno provocato la morte di 150 persone e il ferimento di oltre 600.
Jurg Eglin, responsabile della delegazione dell’Icrc per la Somalia, ha chiesto un accesso rapido alla città per portare aiuti umanitari. “Le persone a LasAnod hanno urgente bisogno di assistenza e stiamo agendo il più rapidamente possibile per portargliela”, ha affermato Eglin in una nota, osservando che le controversie politiche non devono mai ostacolare il salvataggio di vite umane.
Il 17 febbraio, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), ha dichiarato che più di 60.000 somali, principalmente donne e bambini, sono fuggiti nella regione somala dell’Etiopia nelle ultime settimane a seguito degli scontri. Eglin ha affermato che l’Icrc, insieme alla Società della Mezzaluna Rossa Somala, ha fornito supporto agli ospedali locali per evacuare e curare i feriti. Tuttavia, sono necessarie più risorse e forniture sul campo per rispondere ai crescenti bisogni umanitari, ha affermato il responsabile della Croce Rossa.
LasAnod è rivendicata sia dal Somaliland sia dal Puntland. I combattimenti sono scoppiati il 6 febbraio dopo che gli anziani del clan locale hanno rilasciato una dichiarazione in cui sostenevano di non voler più far parte del Somaliland e di volersi ricongiungersi alla Somalia.