Una cartina geografica ha fatto scoppiare un incidente diplomatico tra Etiopia e Somalia. Tanto che il ministero degli Esteri dell’Etiopia si è dovuto scusare pubblicamente.
Ma che cosa ha di sbagliato la cartina? La mappa, pubblicata sul sito ufficiale del ministero degli Esteri di Addis Abeba, cancella di fatto la Somalia, il cui territorio è inglobato in quello etiopico, salvo mettere in evidenza il Somaliland, regione autodichiaratasi autonoma però mai riconosciuta a livello internazionale.
Somalia ed Etiopia sono storicamente rivali. Islamica la prima, cristiana la seconda, in passato hanno combattuto aspre guerre di confine. I rapporti tra i due Paesi sembravano migliorati da quando il primo ministro dell’Etiopia Abiy Ahmed è salito al potere lo scorso anno. Il premier di Addis Abeba ha infatti cercato con tutte le sue forze di disinnescare le tensioni nella regione.
La cartina ha causato un gran putiferio sui social media, con i somali che sostengono che essa rivela un piano più ampio da parte dell’Etiopia di annettere il loro Paese. Alcuni hanno notato altri problemi nella carta. Per esempio, hanno messo in evidenza come anche la Repubblica del Congo e la Repubblica democratica del Congo erano diventati un Paese unico. Non solo, ma nella carta non era segnato il Sud Sudan, che nel 2011 si era separato dal Sudan.
Non ci sono stati commenti ufficiali del governo somalo. L’ex ministro degli Esteri Yusuf Garaad ha accolto con favore la rimozione della mappa. La dichiarazione del ministro degli Esteri etiope ha detto che non era sicuro di come «la carta inaccettabile» si sia insinuata nel web e che è stata prontamente messa offline.