In Somalia tornano ad attaccare i pirati. Nel pomeriggio del 16 ottobre, una nave mercantile è stata assaltata a 630 chilometri a sud-est della costa somala. Assalto respinto grazie alle guardie armate a bordo. Questo è il primo attacco da otto mesi a questa parte. La prova che il fenomeno, anche se è notevolmente diminuito, rimane una minaccia per il commercio internazionale.
I pirati, a bordo di un piccolo motoscafo, hanno attaccato la Mv Ksl Sydney, una nave portarinfuse battente bandiera di Hong Kong, e si sono avvicinati a cinquanta metri dall’obiettivo. L’equipaggio della Mv Ksl Sydney si è rifugiato nella cellula di sicurezza, una stanza sicura chiusa dall’interno del mercantile. Nel frattempo, la squadra di sicurezza armata ha risposto all’attacco. È scoppiata una sparatoria ma, alla fine, gli assalitori si sono ritirati.
È stato lanciato un messaggio di soccorso a Eunavfor, la missione europea anti-pirateria, e alle navi mercantili nella zona. I voli di osservazione non hanno però dato esito positivo, i pirati sono riusciti a fuggire.
Nel 2017, la pirateria è ripresa con sette attacchi registrati dall’Eunavfor. Una miaccia concreta anche se siamo lontani dai 176 attacchi del 2011. «La pirateria non è sradicata, è solo contenuta – spiega il contrammiraglio Alfonso Pérez de Nancarles -. Esistono ancora le capacità e l’organizzazione per assaltare i mercantili. La nostra presenza dissade i pirati. La Mv Ksl Sydney ha dimostrato che le precauzioni sono ancora indispensabili se si vuole navigare al largo della Somalia».
