Il governo somalo è impegnato a concludere il processo elettorale “il prima possibile”. Lo ha detto ieri il primo ministro Mohamed Hussein Roble sottolineando che il suo governo è impegnato “a concludere le elezioni con tutte le parti interessate, come l’unione dei candidati alla presidenza, la società civile, le donne e altre parti”.
L’annuncio è arrivato nel corso del summit che il primo ministro e i leader regionali degli Stati del Puntland, Galmudug, Hirshabelle, Jubaland e del Sudovest, nonché il sindaco della capitale Mogadiscio, stanno tenendo in questi giorni sul processo elettorale.
Mohamed Ibrahim Moalimuu, il portavoce del governo somalo, ha affermato il premier e i leader regionali hanno ritenuto importante interpellare ieri i membri dei partner internazionali per ascoltare le loro preoccupazioni e raccomandazioni sulla situazione del Paese e sulle carenze elettorali. I partner internazionali hanno mostrato il loro sostegno alla riunione, sollecitando una pace immediata e elezioni credibili, ha aggiunto.
La Somalia sta vivendo un’altra lotta politica e di potere dopo che la Commissione elettorale somala ha destituito il suo presidente e, per ritorsione, il presidente somalo Mohamed Abdullahi Mohamed Farmajo ha emesso un decreto che ha sospeso i poteri del premier per presunta corruzione e abuso di suolo pubblico. Il primo ministro è però rimasto al proprio posto e ha ordinato ai comandanti militari di prendere ordini solo da lui.
