L’incontro tra Mohamed Abdullahi Mohamed Farmaajo, presidente della Somalia, e Mohamed Hussein Roble, il premier, si è svolto in clima “sereno e produttivo”. È quanto afferma una nota di Villa Somalia, il palazzo presidenziale, a margine del summit avvenuto ieri sera tra i due leader, che nelle passate settimane si erano scontrati.
Il primo punto affrontato ha riguardato il processo elettorale. “In considerazione del ritardo nel calendario elettorale – riporta la nota – i leader hanno convenuto di accelerare il processo elettorale e hanno invitato gli Stati membri federali ad avviare quanto prima nelle prossime settimane le elezioni alla Camera del popolo (la Camera bassa, ndr)”.
Il voto deve però avvenire in piena sicurezza. A questo proposito Farmaajo e Roble hanno convenuto che le agenzie di sicurezza devono lavorare “a stretto contatto” per rafforzare la sicurezza e la stabilità in questa fase elettorale e per rafforzare “la lotta contro i terroristi di Al-Shabaab” (milizia jihadista legata ad al-Qaeda).
Nelle settimane passate i due leader si erano scontrati soprattutto sul dossier dei servizi di sicurezza. Nell’incontro hanno convenuto che Abdullahi Mohamed Nur, ex capo dei servizi segreti sotto accusa per la morte di un agente, possa continuare il suo lavoro come ministro della Sicurezza “in conformità con la Costituzione e le leggi del Paese”. Yasin Abdullahi Mohamud (Farey) sarà il capo “facente funzione” dell’Agenzia nazionale di intelligence e sicurezza.