Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha esteso lunedì fino al 31 maggio 2022 il mandato della Missione di assistenza delle Nazioni Unite in Somalia (Unsom), chiedendole di rafforzare la sua presenza in tutto il Paese “come lo permette la situazione della sicurezza”. Ad annunciarlo è un comunicato dell’Onu.
Dalla nota si apprende che, adottando all’unanimità la risoluzione 2592 del 2021, il Consiglio ha inoltre deciso che l’Unsom dovrebbe continuare a coordinare gli sforzi delle Nazioni Unite, massimizzando gli approcci e la programmazione comuni, in piena collaborazione con il governo federale della Somalia e gli stati federali membri, “concentrandosi in particolare sul sostegno all’accelerazione della politica inclusiva guidata dal governo”.
Sul fronte della sicurezza il Consiglio ha condannato fermamente i continui attacchi del gruppo terroristico Al-Shabaab e ha esortato le autorità somale, la missione dell’Unione Africana in Somalia (Aamisom) e le Nazioni Unite a lavorare strettamente per rafforzare la sicurezza delle strutture e del personale delle Nazioni Unite e dell’Unione Africana. L’Onu ha quindi chiesto che tutte le parti lavorino per porre fine e prevenire il reclutamento e l’uso di bambini nei conflitti armati, identificare i responsabili e cessare la detenzione di tutti i bambini con accuse di sicurezza nazionale, laddove ciò sia in violazione del diritto internazionale.
Inoltre, il Consiglio ha condannato fermamente qualsiasi uso improprio o ostruzione dell’assistenza umanitaria, invitando il governo federale e gli stati membri federali a sostenere e attuare soluzioni durature per lo spostamento interno, compresa l’integrazione locale o il reinsediamento, e “a creare le condizioni favorevoli al ritorno volontario, sicuro e dignitoso dei rifugiati e degli sfollati interni”.