Somalia, morto Ghalib, ultimo premier di Barre

di Enrico Casale
Omar Arteh Ghalib

La Somalia è in lutto per la morte ad Hargeisa, la capitale del Somaliland, dell’ex primo ministro Omar Arteh Ghalib. Insegnante, funzionario statale, diplomatico, politico, è stato primo ministro dal 1969 al 1977.

La morte di Ghalib segue quella di Nur Adde, premier dal 2007 al 2009, e quella di Ali Khalif Galaydh, primo ministro tra il 2000 e il 2001.

Ghalib ha iniziato la sua carriera settore scolastico, è stato preside in numerose scuole dell’ex Protettorato del Somaliland britannico. Con la nascita della Somalia, Ghalib è entrato nel corpo diplomatico fino a diventare ambasciatore somalo in Etiopia negli anni Sessanta.

Nel 1969, Ghalib si è poi candidato nelle ultime elezioni multipartitiche, vincendo un seggio nell’allora assemblea nazionale. Dopo il golpe del generale Siad Barre, Ghalib è entrato nel nuovo governo. È stato Segretario di Stato per gli Affari esteri e poi dell’istruzione superiore.

Nel 1982, Ghalib è stato arrestato insieme ad altri sei alti funzionari governativi per essersi opposto a misure draconiane adottate da Siad Barre. Nel 1989 era tra i tre detenuti condannati a morte, ma il verdetto è stato revocato a seguito di pressioni internazionali e locali.

Ghalib è stato l’ultimo primo ministro nominato dal generale Barre nel tentativo di riconciliare i gruppi ribelli e di opposizione. Dopo la fuga di Barre, un consiglio di anziani ha nominato presidente l’uomo d’affari Ali Mahdi Mohamed che a sua volta ha nominato Ghalib come primo ministro. Ghalib ha ricoperto la carica fino al 1993.

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