La Somalia centrale è stata colpita da forti piogge che hanno allagato ampie regioni del Paese. Migliaia di persone hanno quindi cercato rifugio in regioni vicine. Secondo le Nazioni Unite almeno mezzo milione di somali ha subito gli effetti dei nubifragi e necessita di un aiuto.
Mentre il governo federale e gli altri alleati continuano a lavorare per contenere la situazione, la missione dell’Unione africana in Somalia (Amisom) si è resa disponibile ad aiutare la popolazione civile. Secondo il colonnello Mohamed Barkhad Aden dell’Amisom, truppe provenienti da Etiopia e Gibuti hanno già evacuato diecimila persone dalle aree alluvionate nel Beledweyne, che si trova nella Somalia centrale.
Un giornalista che conosce molto bene il Paese, Harun Maruf, ha riferito a «Voice of America» che martedì sera migliaia di persone sfollate a causa dell’inondazione a Beledweyne sono rimaste bloccate nelle zone alluvionate. Egli, tuttavia, ha sottolineato che la necessità sul terreno era ben al di là della capacità delle truppe dislocate sul terreno.
