La Somalia ha prorogato per l’ennesima volta il termine per il completamento delle elezioni parlamentari, motivandole con ulteriori ritardi nel voto presidenziale: la nuova data per i completamento è stata fissata al 15 marzo prossimo. Lo riporta il quotidiano keniano The east african.
La decisione emerge da una riunione tenutasi ieri pomeriggio e presieduta dal primo ministro somalo Mohamed Hussein Roble a cui ha partecipato l’intero Consiglio consultivo nazionale (Ncc), che comprende anche i presidenti degli stati federali. Oggi, 25 febbraio, era stato fissato il termine ultimo per tale tornata elettorale. Tuttavia, ad oggi solo 175 dei 275 parlamentari risultano eletti in quanto i vari stati federali somali continuano a contrattare su sedi, delegati e correttezza del processo elettorale.
Dopo lunghe discussioni, i membri dell’Ncc hanno decretato che la nuova proroga dovrebbe consentire il completamento delle votazioni per i restanti 100 seggi: il modello di elezione indiretta scelto dall’Ncc nel settembre 2020 per queste elezioni parlamentari, finora presieduto dal presidente Mohamed Abdullahi Farmaajo, prevede che 101 delegati selezionati dai rispettivi capi clan votassero per ciascuno dei 275 membri della Camera bassa. Un sistema complesso e che si è rivelato anche farraginoso e poco trasparente: “Nonostante i molti ostacoli, apprezziamo che siano stati eletti 175 parlamentari, circa il 71% della camera” ha detto ieri il premier Roble in una dichiarazione.
Una delle regioni in ritardo è, ad esempio, lo stato di Jubbaland, dove le autorità devono ancora concordare le sedi delle urne. Anche a Bosaso, capitale commerciale del Puntland, le elezioni non si sono ancora svolte.
