Somalia – Puntland alle urne

di Enrico Casale
puntland elezioni

Urne aperte per le elezioni presidenziali oggi, 8 gennaio, in Puntland. Questo territorio di circa 4 milioni di abitanti è uno degli Stati federati della Somalia. Sono in lizza ventuno candidati, incluso il capo di Stato uscente. Il vincitore sarà eletto dai sessantasei parlamentari, a loro volta scelti dai diversi clan del Puntland.

Il voto è fondamentale per la stabilità della regione. Il Puntland è infatti in prima linea nella guerra contro il fondamentalismo islamico. Sul suo territorio avrebbe creato proprie basi, oltre che la milizia al Shabaab (affiliata ad al Qaeda), anche lo Stato islamico.

«Questi due gruppi hanno piccole dimensioni e non contano più di 6-700 membri, ma il Puntland non può permettersi di abbassare la guardia», spiega un ricercatore. Per un anno la tensione è aumentata considerevolmente anche con il vicino Somaliland. I due eserciti si scontrarono direttamente. L’arrivo di un nuovo leader in Puntland potrebbe cambiare la situazione.

Un altro problema, più politico, è la forte tensione che esiste con lo Stato centrale. Mogadiscio è accusato di aver influenzato, alcune settimane fa, le elezioni nelle regioni del Sud-Ovest. Il governo federale aveva persino inviato i suoi soldati per reprimere le manifestazioni. Per evitare interferenze, il Puntland ha vietato ai funzionari di Mogadiscio di entrare nella capitale, Garowe.

Il presidente Gaas, al potere dal 2014, sarà rieletto? Attualmente ha perso molti sostenitori che lo accusano di corruzione e di non aver mantenuto la promessa di superare il sistema di voto clanico per introdurre quello di una persona-un voto. Le urne potrebbero quindi riservare molte sorprese.

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