I soldati somali che si sono addestrati in Eritrea inizieranno a tornare a casa nelle prossime settimane. Lo hanno affermato alcune fonti anonime raccolte dal sito Garowe online, secondo le quali le truppe che si sono addestrate in Eritrea si uniranno a breve a varie unità dell’Esercito nazionale somalo. Non è chiaro chi pagherà i loro stipendi visto che la maggior parte dei soldati finora è stata pagata dai partner internazionali. Alcune altre unità che non hanno terminato l’addestramento probabilmente rimarranno nelle basi eritree.
L’invio di questi militari in Eritrea aveva, nei mesi scorsi, sollevato numerose polemiche. Le famiglie dei soldati hanno infatti accusato il governo di Mogadiscio di aver permesso ad Asmara di impiegare i somali in Tigray nella guerra che l’esercito federale etiope e le truppe eritree hanno combattuto contro il Fronte popolare di liberazione a novembre. Sempre secondo i social, alcuni militari somali sarebbero stati uccisi proprio in Tigray.
Il ministro dell’Informazione della Somalia, Osman Abukar Dubbe, aveva dichiarato che alcuni soldati somali si stavano addestrando in Eritrea (dai 3 ai 7.000, secondo fonti anonime). Ma, aveva detto ai media statali, “le voci e le notizie sulle truppe somale che vengono addestrate all’estero che partecipano [alla] guerra del Tigray [sono] infondate”.