È pesante il bilancio delle vittime delle due imboscate tese dal gruppo somalo al-Shabaab contro le forze di pace etiopi della Missione multinazionale dell’Unione Africana in Somalia (Atmis). Ieri ci sono stati intensi scontri armati nella regione sud-occidentale della Somalia di Bakool, scontri iniziati quando al-Shabaab, gruppo affiliato ad al-Qaeda, ha attaccato un convoglio militare di caschi blu etiopi dell’Atmis che si dirigeva verso il distretto di Wajid, nella regione di Bakool.
Sempre ieri, un secondo convoglio di soldati in viaggio verso Huddur, capoluogo della provincia di Bakool, secondo fonti ufficiali è stato attaccato dagli uomini di al-Shabaab e, successivamente, è scoppiato un pesante scontro a fuoco tra le due fazioni. Le truppe etiopi, sostenute dai soldati somali, avrebbero ucciso oltre 55 membri di al-Shabaab nel contrattacco ma non è ancora chiaro quanti soldati etiopi abbiano perso la vita nello scontro e nelle precedenti imboscate.
“Non sappiamo quanti soldati etiopi siano stati uccisi in questa massiccia imboscata, ma mi è stato confermato che diversi soldati sono stati uccisi”, ha detto un ufficiale somalo all’agenzia turca Anadolu. I residenti della zona hanno detto al telefono con la Reuters di aver sentito armi pesanti e spari nello scontro tra i terroristi e i soldati.
Il gruppo al-Shabaab sostiene, in un post di su un suo canale Telegram, di aver ucciso 167 soldati etiopi e di averne catturati molti altri vivi.
