Somalia, sindacato accusa azienda turca di “continue e gravi violazioni dei diritti umani”

di claudia

La Federazione dei sindacati somali (Festu) ha intensificato la sua campagna contro la Favori Company, la società turca che gestisce l’aeroporto di Mogadiscio, accusandola di continue e gravi violazioni dei diritti umani e dei lavoratori, tra cui molestie sessuali. Festu ha affermato che la società ha palesemente ignorato gli standard legali nonostante ripetuti avvertimenti.

Il fulcro della controversia è Ertugrul Karafiyeli, responsabile delle operazioni e delle risorse umane di Festu, accusatopenali per presunte molestie e abusi sessuali. Il suo arresto e la successiva indagine hanno evidenziato ciò che Festu descrive come abusi sistemici all’interno dell’azienda.

Festu, in una nota pubblicata dalla stampa somala, chiede che il caso venga trattato con la massima serietà, insistendo sul fatto che l’autore venga ritenuto responsabile ai sensi della legge somala e che ciò sia in linea con gli standard internazionali del lavoro. “Non può esserci clemenza per atti così atroci”, ha dichiarato il sindacato, sottolineando l’importanza di sostenere l’impegno della Somalia nei confronti della Convenzione Oil n. 190, che ha ratificato per combattere la violenza e le molestie sul posto di lavoro.

Il sindacato ha sottolineato che il disprezzo della legge da parte di Favori è presumibilmente facilitato da alcuni alti funzionari governativi, accusati di ostacolare la giustizia. Festu ha promesso di denunciare qualsiasi funzionario protegga l’accusato, chiedendo l’immediata responsabilità della leadership nazionale.

Omar Faruk Osman, segretario generale di Festu, ha commentato: “Questo caso simboleggia gli abusi sistemici che si lasciano insediare nei luoghi di lavoro, dove aziende come Favori trattano i lavoratori somali con disprezzo e impunità. La nostra posizione è ferma: nessuno è al di sopra della legge. Il tempo delle scuse è passato. I responsabili di queste violazioni devono affrontare la giustizia”.

La Festu ha anche messo in guardia contro qualsiasi tentativo di corrompere o sopprimere il processo giudiziario, sollecitando la vigilanza sia della magistratura che del pubblico contro qualsiasi forma di corruzione o manomissione delle prove. “La giustizia deve prevalere”, ha aggiunto Osman, sottolineando la lotta non negoziabile per la dignità e i diritti dei lavoratori somali.

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