Somalia, troppe armi in mano ai civili

di Marco Trovato

La Somalia ha annunciato un divieto totale di “commercio, contrabbando e qualsiasi altra attività correlata ad armi e munizioni all’interno del Paese da parte di attori non statali” dopo che un convoglio di armi di contrabbando è stato intercettato nello Stato Galmudug all’inizio della settimana nel distretto di Aabudwaq.

Le armi, presumibilmente contrabbandate da trafficanti da una città vicino al confine con l’Etiopia, sono state sequestrate dalle forze di sicurezza somale, prima che militanti armati attaccassero i soldati e rubassero il bottino dell’operazione militare.

In risposta, il presidente Hassan Sheikh Mohamud ha convocato ieri una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza nazionale e incaricato il ministero della Sicurezza interna e altre agenzie di sicurezza di presentare un rapporto dettagliato entro due settimane per identificare i responsabili dell’incidente di contrabbando e proporre misure severe per prevenire futuri episodi.

“Siamo risoluti nella nostra missione di recuperare le armi rubate e imporremo severe misure punitive a coloro che sono complici di questa sfacciata violenza”, ha dichiarato il governo in merito all’incidente di Galmudug.

Il presidente Mohamud ha ricordato che il ripristino dell’embargo sulle armi durato tre decenni in Somalia potrebbe invertire i progressi dell’esercito nello sradicare i miliziani al-Shabaab.

La Somalia si avvia a una delicata fase di transizione in tema di sicurezza che vedrà entro la fine dell’anno il ritiro dal suo territorio dei contingenti internazionali che hanno operato finora a supporto del governo di Mogadiscio. Si teme che il progressivo rimpatrio delle forze straniere possa accrescere il potere di al-Shabaab che nei giorni scorsi sono tornati a colpire il cuore della capitale somala con un attentato costato la vita a nove persone.

Condividi

Altre letture correlate: