Nonostante l’insicurezza e le calamità naturali, la Somalia sta lentamente riguadagnando la fiducia delle istituzioni internazionali. La Banca Mondiale, che aveva bloccato tutti i finanziamenti diretti allo Stato dalla guerra civile del 1991, ha appena approvato due programmi da 60 e da 20 milioni di dollari.
Secondo il ministro delle Finanze somalo, Abdirahman Beileh, «questo aiuto dimostra che il Paese è affidabile, che le istituzioni internazionali hanno fiducia in noi e nella nostra capacità di combattere la corruzione».
Nel processo, l’Unione europea ha approvato un sostegno al bilancio somalo di 115 milioni di dollari. Il primo finanziamento a Mogadiscio da parte dell’Ue.
Infine, pochi giorni fa, il Fmi (fondo monetario) ha elogiato gli sforzi della Somalia. L’istituzione internazionale ha citato l’istituzione di nuove tasse su vendite, importazioni, profitti aziendali e telecomunicazioni.
I partner finanziari sperano che Mogadiscio continuerà ad aumentare le sue entrate pubbliche per ricostruire il Paese e attrarre investitori. Inoltre, le prospettive sono piuttosto positive per la crescita del Pil e l’inflazione in calo. Tuttavia, la minaccia alla sicurezza continua e la corruzione dilaga.