Come risaputo in Mali, una miniera a cielo aperto della musica africana, tira brutta aria per chi suona. A Timbuctù, per esempio, con l’insediamento del gruppo fondamentalista degli Ansar Dine, sono state proibite le chitarre.
Garba Touré e alcuni suoi amici non ci hanno pensato su: sono fuggiti e hanno lasciato il loro Paese. Messisi al sicuro, hanno creato un gruppo: i Songhoy Blues. La band è formata da quattro musicisti e propone una mistura etnopop che ha attirato anche l’attenzione di Brian Eno e Damon Albarn. Venature blues su radici profondamente afro.