di Andrea Spinelli Barrile
Il Comitato internazionale della Croce rossa (Cicr) quantifica oltre 25.000 i minori scomparsi, e tuttora dispersi, in Africa. Lo si apprende da una dichiarazione della Cicr diffusa ieri in occasione della Giornata internazionale dei dispersi (o Giornata internazionale dei desaparecidos) : secondo i dati pubblicati dal Cicr, dei 64.000 casi di persone scomparse registrati nel continente africano, il 40% sono bambini. Il Cicr quantifica inoltre 5.200 casi documentati di minori non accompagnati in Africa.
La Croce rossa spiega che attualmente l’Africa ha più di 35 conflitti armati attivi e ogni anno migliaia di persone, compresi bambini, attraversano le frontiere, deserti, luoghi impervi come il Sahara o il Mar Mediterraneo, in cerca di un luogo sicuro dove rifugiarsi e di una vita migliore. Tali spostamenti comportano rischi enormi, compreso quello di scomparsa: secondo Cicr i casi documentati di persone scomparse sono in costante aumento.
“I 25.000 casi segnalati non riflettono l’intera portata di questo tragico e spesso trascurato problema umanitario. Non c’è dubbio che ci sono molti più bambini di cui non abbiamo notizie”, ha dichiarato Patrick Youssef, direttore regionale del Cicr per l’Africa, spiegando che durante i loro viaggi i bambini affrontano una serie di rischi come lo sfruttamento, la violenza, il disagio psicologico o addirittura la possibilità di scomparsa.
Al fine di promuovere un approccio coerente ed efficace tra gli Stati africani per prevenire le sparizioni di minori e informare meglio le famiglie sulla sorte delle persone scomparse, il Cicr e l’Unione africana stanno organizzando un incontro ad alto livello dedicato ai migranti scomparsi, che si terrà ad Addis Abeba questo pomeriggio: “Le politiche giuste possono salvare vite. È un passo essenziale se vogliamo proteggere i migranti e le famiglie delle persone scomparse. È una questione di umanità e dignità”, ha detto Youssef, per il quale le famiglie delle persone scomparse devono affrontare ostacoli e un dolore immenso che spesso trascende le generazioni: “Sono nel limbo, incapaci di andare avanti o addolorarsi e sono costantemente alla ricerca dei propri cari”.
Nel 2021, in collaborazione con le Società della Croce rossa e della Mezzaluna rossa, il Cicr ha aiutato a localizzare e chiarire il destino di 4.200 persone e ha riunito 1.200 famiglie in tutta l’Africa. Ha anche organizzato più di 773.000 telefonate o videochiamate tra famiglie separate da conflitti armati o vittime di violenza, migrazione, detenzione o altre situazioni di allontanamento forzato.