Una piccola storia di collaborazione e creatività, che ci ricorda come l’arte e la moda possano varcare i confini e attraversare le frontiere. Protagoniste: due donne. Una stilista italo-haitiana e una pittrice torinese (di Moncalieri, precisamente) con il cuore in Senegal.
La stilista è Stella Jean, conosciuta e apprezzata per il métissage che caratterizza le sue creazioni e la versatilità con cui fa coesistere nei suoi modelli ispirazioni diverse. Pur non avendo in senso strettamente anagrafico origini africane, Stella Jean si è sempre mossa nell’orbita afroitaliana, prestando una grande attenzione al tema della moda etica, alla valorizzazione delle radici e al dialogo tra le culture. La sua ultima collezione, presentata a Milano in occasione della Fashion Week settembrina, ha visto per esempio la partecipazione delle donne Kalash, attraverso il progetto Emerging Pakistan. I suoi capi sono stati indossati da star come Rihanna e Beyoncé.
La pittrice è Marina Tabacco, che si divide tra un lavoro d’ufficio, i pennelli e l’amore per l’Africa. Negli anni Marina ha molto viaggiato, dedicandosi in particolare a un progetto di solidarietà in Casamance, regione del Senegal al confine con la Guinea-Bissau. Nei suoi quadri molto spesso ha riproposto luci, colori e simboli del Senegal, in una sorta di ripetitività narrativa che è diventata la cifra del suo stile.
L’anno scorso ha presentato all’interno del circuito off della Biennale di Dakar una serie di lavori di grande impatto.
Marina, che non è una fanatica delle griffe, un giorno si imbatte in una giacca firmata Stella Jean. Le sembra di ritrovare nel tessuto qualcosa che risuona con i suoi dipinti e il suo modo di vedere. La giacca è in saldo. La compra. Poco dopo scrive a Stella, per metterla a parte di questo acquisto per lei inusuale e le racconta di essere un’artista. Passa un po’ di tempo e Stella risponde. Vorrebbe vedere i quadri di Marina: è possibile? Certamente.
Tra questi ce n’è uno , in particolare, che seduce Stella. Si intitola Dakar e viene scelto come sfondo (non l’unico ma uno dei vari) della pre-collezione Resort di Stella Jean per il 2020. Non solo: diventa il pattern, con una variazione cromatica, per una serie di capi portati in passerella, con tanto di recensione su Vogue.com
Da un acquisto in saldo è sortita insomma un’originale collaborazione creativa, che ha attraversato lo spazio, il tempo e coinvolto (almeno) tre continenti.
Stefania Ragusa