Norbert Basengizi Katintima, che ha svolto il ruolo di moderatore nelle ultime settimane negli scontri tra fazioni ribelli nel Sud del Kivi (Rd Congo), ha consegnato al primo ministro il suo rapporto. È un’analisi di quattro pagine in cui formula diverse raccomandazioni al governo. L’ex vicepresidente della Commissione elettorale ha visitato e analizzato la situazione di tredici comunità nel Sud Kivu, regione dalla quale proviene.
Le sue proposte mirano a porre fine alla violenza tra sei di queste comunità, tra cui Banyamulenge, Bafuliru, Banyindu, Bavira e Barundi. Ognuna di esse ha i suoi gruppi armati. «Dobbiamo convincerli a deporre le armi, e ciò significa istituire un comitato di monitoraggio per le operazioni di disarmo e reinserimento – ha scritto il politico. E se questi gruppi fossero d’accordo, Norbert Basengizi Katintima suggerisce di riportarli al tavolo per un nuovo dialogo che non sarebbe tra le comunità, ma sotto l’egida del governo».
Un altro suggerimento è il ritorno degli sfollati, la loro assistenza e il loro impegno per alcuni progetti di sviluppo identificati dalle comunità. I contatti diplomatici dovrebbero anche iniziare con i Paesi vicini, tra cui Ruanda e Burundi, accusati di aver fatto la guerra in questa parte della Rd Congo sfruttando gruppi armati congolesi e stranieri. C’è anche la questione dell’istituzione di comuni rurali da parte dello Stato, come quella di Minembwe, la cui creazione ha causato tensioni tra le comunità.
Va notato che diversi attori della società civile nel Sud Kivu hanno protestato contro la scelta di Norbert Basengizi Katintima come moderatore di un dialogo tra comunità, ricordando il suo ruolo nella ribellione della Rd Congo.