A tutti i bar e discoteche della capitale del Sud Sudan Juba è stato ordinato di chiudere le proprie attività prima della visita di Papa Francesco nel Paese. La decisione è stata presa dal governatore dell’Equatoria centrale, Emmanuel Adil Anthony, secondo quanto riportano i media locali. L’ordine fa parte degli sforzi per garantire che la città rimanga sicura durante la visita papale. Adil ha ordinato al sindaco della città di Juba, Michael Alla-Jabu, e ai funzionari della sicurezza di garantire l’esecuzione dell’ordine, in vigore da ieri.
Già la scorsa settimana, il portavoce della polizia del Sud Sudan Daniel Justine ha affermato che erano state messe in atto le misure necessarie per garantire l’accoglienza dei visitatori, mentre l’ispettore generale della polizia, Majak Akech, ha ordinato al personale di sicurezza in servizio di vigilare su chiunque possa tentare di disturbare l’ordine pubblico.
Juba si prepara a ricevere visitatori da tutto il mondo, inclusi pellegrini dai dieci Stati regionali e dalle tre aree amministrative del Paese quando il pontefice la sua delegazione di accompagnamento sbarcheranno nel Paese, venerdì 3 febbraio. Durante il loro soggiorno, incontreranno sfollati interni, alti funzionari governativi e le loro congregazioni ecclesiastiche a Juba.