Uccisioni di massa, stupri, torture, rapimenti e cannibalismo forzato hanno portato a un aumento delle malattie mentali in Sud Sudan. La denuncia arriva da Amnesty International che ha pubblicato il rapporto «La mia mente non è buona» nel quinto anniversario dell’indipendenza del Paese. I pazienti vivono in condizioni terribili. Ci sono solo due psichiatri che esercitano in Sud Sudan su 11 milioni di cittadini. I malati vengono abitualmente ospitati nelle carceri a causa di un’assenza «quasi totale» della cura della salute mentale.
Il rapporto cita il caso di Phillip che è stato costretto a mangiare la carne di uomini morti. «Mi hanno preso, legato le braccia dietro la schiena e mi hanno costretto a bere sangue e mangiare la carne umana… Di notte, quando dormo, ho incubi continui. Sogno coloro di cui ho mangiato la carne».
Più di 10.000 persone sono state uccise e due milioni di sfollati da quando sono iniziati gli scontri scoppiati tra le forze fedeli al presidente Salva Kiir e il suo ex vice Riek Machar nel 2013.
(06/07/2016 Fonte: Reuters)
Sud Sudan – Aumentano le malattie mentali in conseguenza della guerra
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