Con l’arrivo di altre diecimila persone la scorsa settimana, la presenza nelle sei basi Onu di profughi in Sud Sudan ha raggiunto un totale di 153.700 civili. Il numero più alto da quando 18 mesi fa è scoppiata la crisi. “ Questo numero si riferisce a quelli registrati nei nostri campi. Non si parla di altre centinaia di migliaia che sono sparsi per il paese,” ha dichiarato il portavoce della Missione Onu per il Sud Sudan ( UNMISS).
Sono oltre 30.000 presenti nella capitale Juba, dove gli operatori stanno cercando di debellare il colera che ha ucciso almeno 32 persone e ne ha contagiato un centinaio.
Altri 91.500 sono nei campi nella città di Bentiu, capitale dello stato di Unity. Un recente rapporto Onu ha accusato l’esercito di aver rapito, abusato e ucciso giovani donne e ragazze con “una crudeltà che indica un livello di ostilità che va al di là della contrapposizione politica”.
Più di 30.000 sono anche nella base ONU a Malakal, capitale dello Stato di Upper Nile, ora interamente sotto il controllo delle milizie di Johnson Olony, un comandante di etnia Shilluk che si è alleato con le forze ribelli dell’ ex vice presidente Machar.
Il Sud Sudan è ostaggio di un conflitto civile cominciato nel 2013. I combattimenti hanno finora costretto oltre due milioni di persone a lasciare le proprie case.
(08/07/2015 Fonte: Misna)
Sud Sudan – È record di profughi: 153.700
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