Sud Sudan – I militari firmano l’accordo di pace. Ma la stabilità è lontana

di Enrico Casale
guerra in sud sudan

I mediatori dell’Autorità intergovernativa per lo sviluppo regionale (Igad) hanno dichiarato ufficialmente concluso il conflitto in Sud Sudan. Il capo dei mediatori, Seyoum Mesfin ha assistito ad Addis Abeba alla firma dell’accordo finale che dovrebbe sancire la fine del conflitto interno che da quasi due anni scuote il più giovane dei paesi del continente. L’intesa è stata sottoscritta all’Hotel Sheraton dal generale James Koamg Chuoal Ranley per l’opposizione, dal generale Oyai Deng Ajak, per conto degli ex detenuti, e dal generale Stephan Babanen per il governo del Sud Sudan. Gli ultimi sviluppi fanno seguito a riunioni serrate tenute dal 21 ottobre a ieri che hanno riguardato anche l’implementazione dell’intesa. Le parti hanno concordato il numero delle truppe che resteranno a Juba: in totale, nella capitale saranno stanziati 4830 uomini (3420 governativi e 1410 per l’opposizione); il governo disporrà inoltre di 650 guardie presidenziali, mentre l’opposizione di 350. Inoltre 1820 tra guardie e polizia miliare saranno condivisi e posti sotto un unico comando. Dopo la firma dell’accordo, Taban Deng Gai, capo negoziatore dell’opposizione ha parlato di una “giornata storica per il popolo del Sud Sudan”. A fargli eco è stato il capo negoziatore del governo. Il conflitto è costato la vita a diverse migliaia di persone e numerose sono state le violenze ai danni della popolazione civile. La firma dell’accordo inoltre dovrà passare dalla carta ai fatti: combattimenti sono tuttora in corso e gli sfollati non riescono ancora a raggiungere i villaggi e le città di origine.
(05/11/2015 Fonte: Atlasweb)

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