La comunità internazionale deve elaborare piani di pace alternativi se gli accordi raggiunti tra il governo del Sud Sudan e l’opposizione armata dovessero fallire. È quanto chiedono i vescovi del Sud Sudan e del Sudan al termine del loro incontro straordinario che si è tenuto recentemente a Roma.
Nonostante le intese firmate nei mesi scorsi dal governo del Presidente Salva Kiir e dalla guerriglia, facente capo all’ex Vice Presidente Riek Machar, i combattimenti continuano in alcuni Stati della Federazione sudsudanese.
I vescovi sono preoccupati che il processo di pace possa fallire facendo precipitare il Sud Sudan nella categoria degli «Stati falliti», ovvero Stati privi di un governo e di istituzioni funzionanti, che diventano preda di bande armate e di gruppi di guerriglia. I Vescovi chiedono inoltre nuovi sforzi per riportare la pace negli Stati del Sudan dove sono attive insorgenze armate, nel Darfur, Blue Nile a Sud Kordofan, lamentando la ripresa dei bombardamenti aerei in quest’ultimo.
(26/01/2016 Fonte: Fides)