La guerra in Sudan sta avendo un impatto sull’attuazione dell’accordo di pace nel Sud Sudan, ha avvertito Nicholas Haysom, rappresentante speciale delle Nazioni Unite, nel suo briefing di ieri al Consiglio di Sicurezza.
Oltre 117.000 donne, bambini e uomini sono arrivate in Sud Sudan dal Sudan dall’inizio degli scontri tra le fazioni militari rivali, ha detto, aggiungendo che la capacità di assorbimento del governo e degli operatori umanitari è sotto pressione, con risorse locali limitate e strozzature nelle città di confine.
“Nelle aree dei nuovi sfollati” ha continuato “c’è una maggiore competizione per le scarse risorse, con conseguente escalation di tensioni tra le comunità, spesso di natura tribale, in un contesto caratterizzato da difficoltà economiche prevalenti, tensioni comunitarie preesistenti e presenza di armi da fuoco”. L’improvvisa interruzione delle importazioni dal Sudan ha fatto poi sì che i beni di prima necessità fossero “fuori portata” per la gente comune del Sud Sudan, ha spiegato.
Il conflitto in Sudan riduce inoltre l’ampiezza di banda tanto necessaria per concentrare l’attenzione sul suo vicino in questa fase critica della sua transizione.
Il Sud Sudan, il Paese più giovane del mondo nato solo nel 2011, avrebbe dovuto tenere elezioni entro febbraio 2023, ma queste sono state posticipate a dicembre 2024 a causa di dossier ancora aperti.
