Più di 800.000 persone in Sud Sudan rischiano di rimanere senza assistenza sanitaria se entro giugno non verranno garantiti i finanziamenti necessari all’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) per continuare a fornire i servizi salvavita. Questo l’allarme lanciato ieri dalla stessa Oim, ricordando che sfollati, rimpatriati e comunità colpite da situazioni di conflitto “vivono già in condizioni terribili” nel Paese, e rischiano ora di dover affrontare situazioni ancora più pericolose a causa della pandemia di covid e dell’inizio della stagione delle piogge e delle inondazioni.
“Donne e bambini, anziani e persone con disabilità rischiano di perdere l’accesso ai servizi sanitari di base” tra cui quelli per la salute materno-infantile, lo screening dei bambini con meno di cinque anni per rilevare lo stato di malnutrizione, test e cure per Hiv/Aids e tubercolosi. “L’Oim fornisce questi servizi essenziali in ex siti Onu per la protezione dei civili, nelle comunità ospitanti e in luoghi remoti e difficili da raggiungere, serviti dalle squadre mobili di risposta rapida dell’organizzazione. L’imminente stagione delle piogge porta con sé un maggior rischio di colera, malaria e infezioni respiratorie che possono avere impatti devastanti”, si sottolinea nel comunicato.
“La salute non è un lusso, è un diritto e una necessità. Dobbiamo mobilitarci per garantire che nessuno venga lasciato indietro”, è l’appello di Jacqueline Weekers, responsabile Oim per la Migration Health.
Già prima della pandemia di covid, ha ricordato l’Oim, il sistema sanitario del Sud Sudan era in difficoltà e fortemente dipendente dagli attori umanitari. “La nostra capacità di risposta dipende dalla disponibilità di risorse; se dovessimo sospendere i nostri servizi, potremmo dover affrontare una crisi umanitaria ancora più grande”, ha detto il capo missione Oim in Sud Sudan, Peter Van der Auweraert.
“Rischiamo inoltre di perdere i passi avanti compiuti finora garantendo l’accesso a un’adeguata assistenza sanitaria di base in Sud Sudan e per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Non è mai stato così importante per noi unirci e dare prova del nostro sostegno alle centinaia di migliaia di sud sudanesi le cui vite sono a rischio”, ha aggiunto.
Nella nota si precisa che l’Oim ha bisogno di 744.175 dollari al mese per continuare a fornire assistenza sanitaria salvavita, pari a circa 11 dollari l’anno per beneficiario.