Un bambino sud-sudanese seduto su un formicaio che guarda l’orizzonte nel campo profughi di Yida (courtesy Marco Gualazzini). Oggi il Sud Sudan celebra i suoi primi dieci anni di vita. Ma c’è poco da festeggiare in un Paese – il più giovane al mondo – precipitato nella guerra civile nel dicembre 2013, due anni dopo la sua indipendenza dal Sudan. Il conflitto, innescatosi per una lotta di potere tra il presidente Salva Kiir, esponente dell’etnia dinka, e il suo vice Riek Machar, dell’etnia nuer, leader della ribellione, ha provocato un’escalation di violenze interetniche, scontri tra le comunità e atrocità nei confronti della popolazione civile costate 400.000 morti.
Sud Sudan, orizzonte incerto
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