Sud Sudan – Rilasciati 200 bambini soldato

di Enrico Casale

Oltre duecento bambini soldato (tra loro 95 ragazze), sono stati rilasciati e restituiti alle rispettive comunità il 28 aprile a Yambio, capitale dello Stato sudsudanese di Gbudue. È la seconda volta che bambini soldato vengono rilasciati nello Stato di Gbudue, infatti circa 300 ragazzi, incluse 75 ragazze, erano già state liberate a Yambio a febbraio.

«Alcuni dei bambini rilasciati hanno raccontato di essere stati coinvolti in varie attività criminali mentre erano nella foresta. I piccoli erano stati sequestrati a scuola con la promessa di un generoso riscatto in denaro ma in realtà non sono mai stati pagati», ha dichiarato l’emittente radiofonica Catholic Radio Network.

Per far fronte a questo fenomeno, il governatore dello Stato di Gbudue, Daniel Badagbu Rimbasa, si è detto seriamente impegnato a lavorare per portare la pace e la stabilità nello Stato e nel Sud Sudan in generale, per creare un ambiente favorevole per i bambini. In una nota dei Vescovi cattolici delle nazioni dell’Africa orientale si legge che «Rimbasa ha fatto appello a tutti coloro che ancora detengono le armi affinché si uniscano al governo per la pace, lo sviluppo e la stabilità». Nel frattempo, il presidente pro tempre della Commissione per la mobilitazione del disarmo e la reintegrazione del Sud Sudan, Claude Obwaha Akasha, ha sottolineato che «i bambini dovrebbero andare a scuola e non essere consegnati ai soldati».

Akasha ha inoltre dichiarato che i bambini soldato rilasciati sono stati sottoposti a screening per varie malattie, hanno ricevuto materiale scolastico e saranno impegnati in alcuni corsi di formazione professionale. Secondo l’agenzia delle Nazioni Unite per l’Infanzia, circa 19.000 bambini risultano associati a vari gruppi armati in tutto il paese.

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