Il governo del Sud Sudan ha protestato contro le nuove sanzioni statunitensi e la cessazione del sostegno finanziario da parte di Washington. Il portavoce del ministero degli Esteri Mawien Makol ha detto lunedì a Juba che la mossa di Washington «è ingiustificabile e rappresenta una minaccia per le relazioni diplomatiche tra i due Stati». Makol ha affermato che le sanzioni e i tagli all’assistenza finanziaria stanno minando l’attuazione del recente accordo di pace nel quale gli Stati Uniti sono stati mediatori.
«Il governo del Sud Sudan è preoccupato e protesta nei termini più forti contro queste ingiustificate sanzioni unilaterali, e su altre posizioni degli Stati Uniti volte a minare l’attuazione dell’accordo di pace in Sud Sudan», ha detto Makol alla stampa.
Lo scorso venerdì gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni contro due cittadini sud sudanesi e un ex ufficiale militare israeliano che, secondo Washington, alimenterebbero la guerra nella giovane nazione. Gli Usa hanno inoltre dichiarato che cancelleranno qualsiasi forma di assistenza finanziaria al governo di Juba, accusando i leader del Sud Sudan di ignorare la responsabilità e di perpetuare l’impunità nei confronti dei civili durante la guerra civile di cinque anni.
Makol ha detto che la decisione è sbagliata perché mina l’Accordo recentemente firmato sulla risoluzione del conflitto in Sud Sudan.