Ladu Lukak, vicepresidente della Camera di commercio nazionale sudsudanese, ha dichiarato che, una volta che il Sud Sudan inizierà a utilizzare il porto di Gibuti, i prezzi di beni e servizi diminuiranno in modo significativo. Questo mese, il governo di Juba ha firmato un accordo di cooperazione con il governo di Gibuti che prevede che il Sud Sudan possa utilizzare il porto di Gibuti. Il Sud Sudan ha anche acquistato un terreno per la costruzione di un nuovo porto che gestirà le sue merci di importazione ed esportazione mentre Juba cerca di ridurre la dipendenza dal porto di Mombasa in Kenya.
In un’intervista esclusiva a Radio Tamazuj, Ladu Lukak ha affermato che la decisione di utilizzare il porto di Gibuti è “economicamente sana e vantaggiosa per la nazione”.
Ha rivelato che dopo l’incontro con le autorità di Gibuti per esplorare le opportunità di investimento lo scorso anno, la comunità imprenditoriale ha accettato di rafforzare i legami economici principalmente a causa della vicinanza di Gibuti al Sud Sudan.
Mombasa è stata finora la rotta principale per tutte le spedizioni destinate al Sud Sudan. “La distanza da Dubai a Gibuti è di sette giorni e dall’India a Gibuti è di 14 giorni. Rispetto al porto di Mombasa, i tempi si riducono notevolmente”, ha osservato e ha aggiunto: “Uno dei vantaggi del porto di Gibuti rispetto al porto keniota di Mombasa è la tariffa imposta dai governi dell’Africa orientale”. Lukak ha spiegato che minore è la distanza tra il porto e il Paese, minori sono i costi di trasporto riducendo i prezzi delle merci.
La sfida principale, secondo Lukak, è la mancanza di strade adeguate che colleghino Etiopia e Sud Sudan e la rete stradale poco sudsudanese insufficiente.
“Abbiamo bisogno di un’autostrada da Fangak alla città di Malakal e poi strade che colleghino Malakal a tutti gli Stati. Attualmente, il governo etiope sta costruendo un’autostrada da Gambella al confine”, ha aggiunto.
