In Sud Sudan 60.000 dosi del vaccino anti covid di AstraZeneca scadute prima di poter essere utilizzate e dovranno ora essere distrutte.
Alla fine di marzo, a Juba erano state donate 100.000 dosi da Covax, la partnership globale creata in modo che tutti i Paesi possano avere un accesso equo ai vaccini. Questa consegna era destinata principalmente al personale sanitario e alle persone di età pari o superiore a 65 anni. La campagna di vaccinazione ha però impiegato una settimana per essere avviata. Così a medici e infermieri è rimasta solo un settimana per completare la vaccinazione. Troppo poco per utilizzare tutte le dosi. A ciò si è aggiunta anche la paura di molte persone che hanno rifiutato l’iniezione perché timorose di possibili effetti collaterali. «C’è molta disinformazione che mette in dubbio l’efficacia del vaccino – spiegano i sanitari – Alcune voci che circolano affermano che il vaccino renda impotenti gli uomini».
Le 60.000 dosi sono quindi scadute e ora verranno distrutte prima che possano essere immesse nel mercato nero e rivendute ad alto costo.