Il Vicepresidente sudsudanese Riek Machar ha dichiarato che gli scontri scoppiati tra le sue guardie del corpo e le forze del Presidente Salva Kiir lunedi 8 luglio a Juba erano stati organizzati per ucciderlo. Machar, nella sua prima dichiarazione pubblica dopo aver abbandonato la sua base nella periferia della capitale, ha detto che ora si trova in una località sicura, ma che non rivelerà la sua posizione e non tornerà in città per incontrare il Presidente Kiir fino a quando i problemi di sicurezza non saranno stati affrontati. Machar ha inoltre affermato di temere per la vita dei suoi funzionari e per se stesso dopo gli scontri, aggiungendo che è anche preoccupato per la sicurezza dei suoi ministri attualmente a Juba.
(16/07/2016 Fonte: Sudan Tribune)
Sud Sudan/2 – Machar: «Le violenze sono iniziate perché volevano uccidermi»
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