Duecento volontari hanno percorso i sentieri delle aree più selvagge del Sudafrica. Sulle spalle portavano una speciale fotocamera in grado di scattare foto a 360 gradi. Per mostrare al mondo le bellezze della Nazione Arcobaleno.
Hanno camminato un anno intero per tutte le nove province del Sudafrica, percorrendo sentieri immersi nella natura e raggiungendo le aree più selvagge e sconosciute. Erano duecento giovani volontari dai 18 ai 29 anni: guardie forestali, guide turistiche, appassionati escursionisti ed esperti di tecnologia. Accomunati dall’amore per il loro Paese. Hanno accettato di partecipare all’ambiziosa missione lanciata da Google e ministero del Turismo: raccogliere – e condividerle nella Rete – le immagini di ogni sito di importanza naturalistica, culturale e storica della Nazione Arcobaleno.
Un occhio sulle spalle
I Google Trekkers portavano sulle spalle uno zaino di 22 chili appositamente disegnato per sostenere una speciale fotocamera dotata di 15 obiettivi che puntano in tutte le direzioni, capace di scattare foto a 360 gradi ogni due secondi e di tracciare l’esatta posizione di ogni immagine catturata lungo il percorso.
Grazie a quel sofisticato gioiello tecnologico – identico a quello utilizzato dalle auto di Street View di Google –, il team di volontari ha raccolto una vastissima quantità di immagini delle aree più incontaminate del Sudafrica, arrivando a mappare centinaia di sentieri in 19 parchi nazionali e 17 riserve naturali. Non solo: l’occhio di Google ha scandagliato le principali attrazioni turistiche del Paese: come il Kruger National Park, la Table Mountain, la Garden Route, le imponenti montagne Drakensberg e la riserva naturale di Cape Point.
Bellezze segrete
Infine ha mostrato per la prima volta a una platea globale i siti sudafricani dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, alcuni dei quali attendevano di essere valorizzati e fatti conoscere. Per esempio: la Mapungubwe Hill, culla di un’antica e affascinante civiltà, o il Parco Nazionale di Richtersveld coi suoi aridi paesaggi lunari e il Parco iSimangaliso Wetland, sulla costa orientale di KwaZulu-Natal, habitat vitale per un’ampia varietà di specie. Le immagini sono stare divulgate – oltre che da Google Maps e Street View – anche dal microsito 360 South Africa (www.360southafrica.com), che oggi permette a tutto il mondo di partecipare a decine di tour virtuali, di ripercorrere le orme del simbolo della lotta per la pace Nelson Mandela, di compiere il famoso trekking della durata di cinque giorni lungo l’Otter Trail, di arrampicarsi sulla montagna della riserva naturale di Jonkershoek, di avere un incontro ravvicinato con ghepardi, elefanti e leoni nel Kruger. Naturalmente l’esperienza virtuale, ancorché avvincente, non può sostituire l’emozione di un vero viaggio e deve servire solo di stimolo a preparare le valigie.
(Paola Marelli)