Sudafrica – Accordo con la Cina sulla sicurezza informatica

di Enrico Casale
sudsfricane davanti a un computer

Legittime esigenze di tutela dello Stato e dei cittadini o rischio di restrizioni dello spazio democratico? Sono le due interpretazioni agli antipodi date, dal governo e dall’opposizione del Sudafrica, a un accordo sulla sicurezza informatica appena siglato con la Cina.
“La mia preoccupazione è che si siano incontrati spiriti affini” ha detto Marian Shinn, ministro ombra per le Telecomunicazioni del partito liberale Democratic Alliance (Da). L’accordo con la Cina, sottoscritto dal governo dell’African National Congress (Anc), riguarda nove ambiti. Si va dalle strategie per la diffusione della banda larga all’accesso a internet nelle aree rurali, dall’elettronica al trasferimento delle tecnologie, dalla ricerca e lo sviluppo delle “Ict” alla “governance” della Rete. A suscitare i timori dell’opposizione è però soprattutto il capitolo relativo alla sicurezza online.
Shinn ha accusato la Cina di essere all’avanguardia nelle tecniche di censura di internet, come dimostrerebbe ad esempio il blocco di social network come Facebook o del servizio di e-mail di Google. Quanto al Sudafrica, ha sostenuto la dirigente di Democratic Alliance, “il partito al governo si sente insicuro della sua presa sull’elettorato”.
Secondo Siyabulela Qoza, portavoce del dipartimento per le Telecomunicazioni, attraverso l’accordo l’esecutivo di Pretoria mira a garantire la sicurezza delle “transazioni” online. Un termine, questo, che indicherebbe non solo gli acquisti effettuati su internet ma anche le interazioni attraverso i social network.
Lo sfondo della polemica è a un tempo politico e sociale. Da un lato, i timori di strette repressive sono stati alimentati da un disegno di legge sulla “protezione delle informazioni” che prevede pene fino a 25 anni di carcere per chi diffonda un’ampia varietà di documenti protetti da “segreto”. Da un altro, il ruolo decisivo di internet nei percorsi democratici è stato confermato dagli studi sulla sua penetrazione in Sudafrica. Secondo una ricerca del centro studi World Wide Worx, il numero degli utenti di internet è destinato ad aumentare dagli attuali 18 milioni e mezzo a 24 milioni e mezzo entro il 2020. A guidare questa crescita, come negli altri paesi del continente, è la diffusione degli smartphone: dai 19 milioni del 2014 si è passati quest’anno a 23 milioni e 600.000. (12/06/2015 Fonte: Misna)

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